"I.I.S.P.T.C. "A.CASAGRANDE"-"F.CESI" – Terni"


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I.I.S.P.T.C. "A.CASAGRANDE"-"F.CESI" – Terni

Largo Paolucci 1/2- 05100 Terni – tel 0744201926 – tel 0744 201930

Piazzale Bosco n.3 - 05100 Terni – tel. 0744 404721 - fax 0744 402235



Analisi del contesto territoriale
113.000 abitanti, con una percentuale di “over 65” del 25%, Terni deve agli stranieri (8% di presenze concentrate principalmente nella fascia di età 25-45) il contenimento di tale percentuale, che sarebbe altrimenti ancora maggiore. La struttura della famiglia media ternana si è fortemente modificata: un tempo istituzione stabile, oggi molto più dinamica (famiglie che nascono, si scindono o finiscono), è sempre più caratterizzata da persone sole, non solo vedove e anziane come alla fine degli anni ‘90, ma anche giovani e single, da nuclei monogenitoriali o formate da conviventi non legati da particolari legami affettivi o parentali.

Il Comune di Terni vanta la presenza di una vasta rete di associazionismo (Associazioni giovanili Terni) e volontariato (Associazioni di volontariato) (17esima in Italia), ma risulta al 57° posto a livello nazionale per delinquenza minorile, problematica, unita a quella del bullismo, che ha suscitato l’attenzione delle forze di polizia locali.

Relativamente all’ambiente, (dati Osservatorio Provinciale Permanente sui problemi dell’ambiente e della salute-Università degli Studi di Perugia-Dipartimento di specialità medico-chirurgiche e sanità pubblica-Cattedra di Igiene-Terni) il territorio si caratterizza per un inquinamento ambientale in cui una parte consistente di responsabilità è a carico della cittadinanza: Terni è fra le prime città d’Italia per traffico veicolare (66 auto x 100 abitanti). Il 75% delle malattie è colpa dello smog e di stili di vita sbagliati, come

-il fumo di sigaretta, cui va senza dubbio il primato nel determinismo del cancro del polmone

-le abitudini alimentari, in rapporto sia alla qualità dei cibi (alimentazione ricca di grassi animali, prevalentemente carnea, povera di fibre) che alle modalità di cottura (carni arrostite eccessivamente, forte consumo di prodotti affumicati).

-usi e consumi domestici, come i riscaldamenti monocaldaia a gasolio-cherosene anziché metano, la combustione di materie plastiche in ambiente non protetto, l’uso spropositato del mezzo privato, il consumo di bevande in bottiglie a perdere con conseguente aumento della quantità di rifiuti, la scarsa tendenza alla raccolta differenziata.

La situazione più preoccupante –comune a molte realtà urbane italiane - rimane però quella relativa alle polveri sottili. A Terni-Le Grazie (dove è ubicata la sede centrale della scuola) c’è la situazione più costantemente fuori controllo, con valori sempre sopra i 90 μg/mc, quando il valore limite per la protezione della salute umana (DM 60/02) è di una media giornaliera di 50 μg/mc. Il PM10 nella Conca Ternana si origina soprattutto dal traffico (53% circa) e dalle industrie (42%), mentre il contributo degli impianti termici di riscaldamento e del polo di incenerimento danno, per questo inquinante, un contributo marginale (4% e 1% circa).

Relativamente alle aree pedonali Terni offre 153 metri quadrati di superficie stradale pedonalizzata per 100 abitanti, contro i 33 mq/100 ab medi nazionali dei capoluoghi di provincia. Il verde urbano fruibile pro-capite è di 11 laddove 5 è il valore come mq/abitante di verde fruibile minimo previsto; ottimi dati, vanificati dall’inquinamento determinato dai veicoli.

27esima nella classifica di Ecosistema urbano 2010 per le politiche energetiche, per l'introduzione di incentivi economici e disposizioni per il risparmio energetico e al nono per i ridotti consumi pro capite di energia elettrica con 987 Kwh/ab rispetto alla media nazionale di 1200 KWh/ab, ha una percentuale ancora insufficiente di raccolta differenziata (intorno al 31%) e una quantità eccessiva di rifiuti solidi urbani (580 kg/ab/anno). Il nuovo progetto di raccolta differenziata del comune di Terni e dell’Asm ha l’obiettivo di raggiungere il 45% della raccolta differenziata entro l’anno, per poi tagliare il traguardo del 65% nel 2012. Altre iniziative inerenti la tutela dell’ecosistema urbano sono state: l'inaugurazione recente della fontana pubblica dell'acqua minerale al parco delle Grazie, che contribuirà a ridurre l'inquinamento da plastica e, da una collaborazione tra Provincia di Terni, Confesercenti, Confcommercio, Novamont e Ceplast il “Progetto eco-shopping” per la diffusione dei bio-shopper a basso impatto ambientale. Partito da un’idea di una studentessa del “F.Cesi”, concertato con l’ASM, il Comune e l’USP di Terni, nelle scuole è attivo dal 2009 il progetto Eco schools' net, che ha finora permesso la raccolta di 20.471 Kg. di carta, 2.701 Kg. di plastica e 1.909 Kg. di vetro ed alluminio, per un totale di RD di 25.081 Kg.

Molto di quanto si può fare nel miglioramento dell’ecosistema è a carico del cittadino, che deve fare della salute una risorsa e non una diseconomia, assumere precise responsabilità nel controllo dell’operato degli Enti istituzionali ma anche mettendo in atto scelte e comportamenti pretesi dagli altri. Le imprese, dalla grande industria al piccolo opificio artigiano, dal supermercato al piccolo negozio di frutta e verdura, dovrebbero assumere responsabilità molto grandi, avendo la possibilità di realizzare cambiamenti considerevoli in rapporto sia alla produzione di inquinanti che di rifiuti, al risparmio energetico, al recupero di materiali, ai trasporti e altro ancora. Come si vede si tratta di intraprendere un grosso sforzo che si muove in due direzioni, una culturale che sviluppi conoscenza e responsabilità ed una politica, che realizzi il concerto di tutti i soggetti operanti a diverso titolo in un determinato territorio e realizzi un proposito virtuoso di tutti. La scuola, come illustreremo, è fortemente chiamata in causa, in quanto co-formatrice, con la famiglia, dei futuri attori del miglioramento dell’ecosistema.

Quanto scaturito dall’analisi del contesto territoriale porta alla necessità di impattare fortemente sulle nuove generazioni per lo sviluppo di un senso di rispetto del sé e dell’ambiente che risulta fortemente carente. Dai dati emerge che, se è vero che parte delle responsabilità sono da attribuirsi alle amministrazioni, è ancor più vero che queste sono comunque espressione di una popolazione con questo tipo di mentalità. Purtroppo, i dati sull’aumento della delinquenza minorile, delle manifestazioni di vandalismo e bullismo non sono incoraggianti.

La fotografia del fabbisogno professionale del territorio e delle prospettive occupazionali nell’immediato futuro ci viene fornita dal Sistema informativo Excelsior (Unioncamere/ Ministero del Lavoro/ Fse/ Camera di Commercio di Terni Sistema Excelsior ), che rileva un trend, già evidenziato negli anni passati, ma ora più marcato, di crescita del settore servizi, inclusi commercio e ristorazione, che dà lavoro a quasi il 65% degli occupati (la crescita occupazionale nel 2011 interessa peraltro solo il comparto servizi avanzati e di informazione alle imprese e le public utilities), a scapito dell’industria, che mantiene a fatica il 35% del mercato del lavoro, sostenuta l’anno scorso dal comparto costruzioni, attualmente in forte crisi; i comparti chiave dell’economia ternana: costruzioni, commercio, industria (soprattutto le piccole realtà con 1-9 dipendenti, che non hanno beneficiato degli ammortizzatori sociali) mostrano segni di forte sofferenza da due anni. La flessione nel comparto commercio segnala la perdita del potere d’acquisto della popolazione e la crisi in cui attualmente versa il territorio, locale come nazionale. L’andamento dei depositi e impieghi bancari rimarca una forte contrazione dei primi rispetto ai secondi nell’ultimo decennio, che segnala una situazione di preoccupante ricorso al credito (fonte: Banca d’Italia).

Per quanto concerne le figure professionali richieste, il territorio segnala una bassa richiesta di laureati (che è peraltro cresciuta, passando dal 3-4% degli anni scorsi al 6-7% attuale) e un forte incremento nella richiesta di diplomati (dal 42% nel 2009 al 51% del 2010).

I titoli di studio più richiesti sono il diploma nel settore Amministrativo-commerciale (26%), turistico-alberghiero (13%) e meccanico. Da segnalare l’emergenza dell’indirizzo socio-sanitario (4%) per l’istruzione professionale.

Quanto all’università, nelle varie facoltà del Polo universitario di Terni si sono immatricolati nell’ a.a. 2009-10 poco meno di 1.000 studenti, in forte crescita rispetto a dieci anni fa, quando è nato il Polo Universitario ternano, che attraversa attualmente una fase di crisi e riorganizzazione. Le lauree più richieste sono: Economia (60) e Ingegneria (30).

Un dato fortemente significativo è costituito dalle competenze che le imprese giudicano fondamentali per l’attività lavorativa. Come si può vedere, le competenze trasversali -indicate a livello nazionale- contano quasi più di quelle tecniche. I dati relativi a Terni segnalano, come competenza prima per le professioni tecniche la capacità di lavorare autonomamente (78.8%), poi quella di risolvere problemi (63.1%), di lavorare in gruppo(58.4%), di gestire i rapporti con i clienti (46.3%), capacita comunicativa (41.6%), di coordinamento (32.2) e, nell’ordine competenze amministrative (30.2%), manuali (25.1%), informatiche (23.1% -questo dato, fortemente inferiore a quello nazionale, si giustifica con la carente modernizzazione dei servizi alle imprese nel territorio ternano), abilità creative (14.1%). Relativamente alle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi ciò che conta maggiormente è la capacità di gestire i rapporti con i clienti (73.9%), di lavorare in gruppo(63.9%), autonomamente (34%) e la capacita comunicativa (30.7%), oltre, naturalmente, la manualità (42.2%) (Tavola 13.1 Excelsior 2010 Terni pag36)