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Rassegna stampa

Alessandro Casagrande

Biografia di A. Casagrande 


Alessandro Casagrande nacque a Terni l'undici aprile 1922 da Giovanni e Margherita Michelini e la sua casa natale, ancora oggi abitata da alcuni membri della famiglia Casagrande si trova al n° 27 di Largo Villa Glori.
Il piccolo Alessandro crebbe in una famiglia di musicisti, infatti, il padre. Giovanni Casagrande, faceva parte dell'orchestra "stabile" cittadina, l'unico complesso orchestrale in grado di garantire alla città una vita culturale abbastanza intensa prima della II Guerra Mondiale. Quest'uomo aveva inaugurato nel 1888 i primi negozi di strumenti musicali e di dischi della sua città (Terni), ancora oggi sito al n° 70 di Corso C. Tacito.
Alessandro Casagrande riceve dal proprio ambiente famigliare i primi ammaestramenti nell'arte dei suoni soprattutto grazie all'interessamento costante ed affettuoso dello zio Emiliano; Alessandro C. fu avviato all'età di nove anni allo studio del pianoforte sotto la guida del maestro Idino Donini, era allora direttore ed insegnate di pianoforte della locale scuola di musica "G. Briccialdi". Alessandro C. continuò i suoi studi all'età di 14 anni presso il conservatorio " S. Cecilia" di Roma. L'adolescenza d'Alessandro C. fu caratterizzata oltre, dall'applicazione costante e severa allo studio del pianoforte, dalle bellissime giornate che egli trascorse andando a caccia in compagnia dello zio Emiliano a contatto con la natura. Alessandro C. cominciò così, ad assistere al risveglio della natura, questo mondo gli apparve come un mondo da scoprire perché fatto di sentimenti di poesia da cui trasse delle impressioni profonde ed indimenticabili, un mondo che vibrava in sintonia con il suo cuore e con il mondo dei suoni che aveva dentro di se. Tutta la sua autobiografia è conservata dalla moglie nella sua abitazione romana in numerose agendine tascabili nelle quali aveva l'abitudine di annotare giorno dopo giorno, gli avvenimenti della propria esistenza. In alcune di queste pagine mette in evidenza come il suo contatto con la natura abbia caratterizzato la sua vita d'uomo e d'artista. Alessandro C. muore il 21 ottobre 1964 presso l'ospedale maggiore di Novara, stroncato da un tragico male, un tumore allo stomaco. La salma è ricomposta nella chiesa di San Francesco dove una moltitudine di folla si è raccolta intorno alla sua salma.

Opere giovanili

Solitudine
 scritta a soli 14 anni
 
4 brani per il pianoforte
 1° Invenzione - 2° Canone - 3° Ispirazione - 4° Fugato
 
4 composizioni per pianoforte
 1° Piccola leggenda - 2° Leggenda - 3° Cavalcata all'alba " studio" - 4° Notturno
 
3 composizioni da camera
 1° Piccolo notturno - 2° Piccolo trio - 3° Fantasia
 
2 composizioni sacre
 1° Tantum Ergo a tre voci - 2° Improvvisazione
 

Le opere giovanili non sono state mai eseguite pubblicamente, sono ancora oggi conservate in una cartellina azzurra a Roma con il titolo "Le Mie Prime Composizioni".

Amori
Alessandro C. al conservatorio romano cominciò a frequentare assiduamente una giovanissima ragazza: Adriana Morelli; alla quale, dedica una serie di composizioni. Adriana Morelli da poco diplomata al conservatorio di Roma fece una delle sue prime esibizioni in pubblico a Terni inserendo nel proprio programma una composizione pianistica d'Alessandro C.: " Danza degli gnomi", Adriana Morelli sarà l'unico amore della sua vita.

Pittura
Le lunghe e appassionate frequenti degli aspetti più riposti della natura risveglio in Alessandro C. anche l'ammirazione verso un altra arte: la pittura. Cominciò giovanissimo a ritrarre le bellezze della natura. Alessandro C. trasfuse nella pittura la sua sensibilità.

Direttore d'orchestra
Alessandro C. partecipò ad un corso estivo d'alto perfezionamento per direzione d'orchestra. Alla fine di questo corso fu chiamato a dirigere un concerto orchestrale. Nel 1949 s'iscrisse al corso di perfezionamento in direzione d'orchestra tenuto presso Salisburgo e lui strette legami con il maestro Zecchi.

Compositore inediti di balletti, musica per film e commedie, musiche da camera
Alessandro C. guida l'orchestra Falchi, esibendosi anche a Terni ottenendo calorosi concerti e qualche mese dopo si presentò come compositore al pubblico ternano, tramite il pianista Calabrio. Gli viene riconosciuto, in quest'occasione, il suo gran talento di compositore, tanto che dopo pochi giorni la radio trasmette una sua composizione: la suite del balletto fantasie di Pinocchio. Successivamente Alessandro C, si dedica con entusiasmo a questo genere scrivendo un balletto per la celebre danzatrice Tchérina. Queste musiche, poi, saranno usate nel film: la Figlia di Matanari. Inoltre Alessandro C. musicò tra il 1948 e il 1955 molti film tra cui: l'ultimo treno per Pechino, la Grande Muraglie e Penne Nere.

Amicizia con Rustichelli
Alessandro C. aveva dedicato al celebre C. Rustichelli, negli anni in cui erano studenti al conservatorio una composizione pianistica: leggenda. Rimasto in stretti rapporti con questi, s'incontrano diverse volte a Terni in occasione di vari concerti.

Direttore dell'Istituto "G. Briccialdi"
Alessandro C. nel 1956 divenne direttore ed insegnate di pianoforte principale dell'istituto "G. Braccialdi", l'Istituto nel quale aveva iniziato i suoi studi di pianista. Alessandro C. scrisse le musiche del famoso balletto: fantasie di Pinocchio, la prima si tenne a Bergamo con la presenza di numerosi artisti e personalità del mondo lirico. Alessandro C. svolse a Terni un importante ruolo d'organizzatore del settore musicale

Concorso pianistico "Alessandro Casagrande"
Ad un anno dalla sua morte, alcuni amici ed estimatori del musicista costituirono, a Terni, il Comitato delle onoranze ad "Alessandro Casagrande". Tale comitato promosse nel corso del tempo una serie d'iniziative, tra le quali la più importante manifestazione fu quella ideata nell'ottobre 1965 dalla moglie, dal fratello del musicista e sostenuta dal Presidente del Sindacato Nazionale Musicista, Salvatore Allegri: il Concorso Pianistico Internazionale " Alessandro Casagrande". La prima edizione cominciò nell'aprile del 1966 e d'anno in anno, il concorso pianistico ha migliorato sensibilmente la qualità, sia sul piano organizzativo sia su quello artistico, ed è diventato un prestigioso concorso internazionale.